L’OBELISCO „HOREA, CLOȘCA E CRIȘAN“
Uno degli eventi più clamorosi che ha avuto luogo ad Alba Iulia è stata l’esecuzione del 28 febbraio 1785, dei capi della Rivolta dell’anno precedente, Horea e Cloșca. Per l’agitazione provocata dai due la modalità d’esecuzione scelta è stata la morte sulla ruota (schiacciati dalla ruota), una delle più crudeli punizioni stabilite dal Codice teresiano. L’evento è stato importante sia per l’eco che si levò in quel momento, sia per il simbolismo determintato ulteriormente dalla Rivolta, che si è trasformata, nel XIX secolo, nell’emblema della sofferenza, ma anche della resistenza romena in Transilvania. E, ovviamente, solo dopo l’Unione del 1918, i romeni della Transilvania hanno avuto la possibilità di costruire dei monumenti dedicati ai loro eroi.
Il monumento si trova di fronte alla Porta III, sul luogo dove, fino al 1937, l’anno dell’inaugurazione dell’obelisco, si trovava una collina artificiale di terra che aveva lo scopo di proteggere la Porta principale della Fortezza, in caso di assedio. Il monumento è stato eretto, per commemorare il 150 anni dall’esecuzione di Horea e Closca, ma è stato completato e inaugurato due anni più tardi. L’inaugurazione del 14 ottobre 1937, ha rappresentato un evento della massima importanza e di interesse pubblico, inoltre, ha avuto luogo alla presenza del re Carlo II e di suo figlio, Michele, che aveva il titolo di „Grande Voivoda di Alba Iulia”, oltre a numerosi uomini politici e di cultura del tempo: il primo ministro Gh. Tătărescu, il presidente del Senato – Al. Lepădatu, il presidente della Camera dei Deputati – M. N. Săveanu, il patriarca della Romania – Miron Cristea, il metropolita della Transilvania – N. Bălan, ecc.
L’iniziativa e la raccolta dei fondi necessari per la costruzione sono dovuti alla società „Astra”. La decisione di costruire il monumento è stata presa a novembre del 1932, e la raccolta di fondi è stata iniziata nel mese di febbraio del 1933. La racolta dei fondi ha preso la forma di una vera e propria campagna nazionale incentrata principalmente sulle scuole e, successivamente, integrata da fondi forniti dal governo.
L’Obelisco è opera dello scultore Iosif Fekete (1903-1979; l’allievo di Dumitru Paciurea) o „Negrulea”, come appare inciso sul piedistallo del monumento il nome dell’artista, in collaborazione con l’architetto Ottaviano Mihălțan.
L’obelisco di Horea, Closca e Crisan è considerato tipico dello stile Art Deco della Romania (a un livello universale, Art Deco fu un famoso movimento artistico degli anni ’20 -’30; in questa corrente è inquadrato l’edificio Chrysler di New York e la statua di „Cristo Redentore” di Rio de Janeiro). L’altezza del monumento è di 20 m dal gradino superiore fino all’alto. L’altezza (è stato per un tempo il monumento più alto del suo genere in Romania) e la posizione, lo rendono visibile da grande distanza.
Alla base dell’obelisco c’è una cella allegorica, il simbolo di repressione e di sofferenza dei capi della rivolta. Sopra di essa c’è un bassorilievo che raffigura i capi della rivolta, con Horea in centro, Closca alla sua destra e Crisan alla sua sinistra. I tre si trovano di fronte ai contadini armati, posti negli angoli inferiori della scena; i corpi dei contadini insieme ad una cornice floreale formano la mappa della Grande Romania. Sul lato opposto del monumento o della facciata est si trova una statua di grandi dimensioni della dea Vittoria, alata che nella mano destra ha una corona di alloro. Un’iscrizione scolpita in marmo alla base dell’obelisco annuncia: „in umile adorazione di Horea, Cloșca e Crișan”.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
L’Obelisco in pietra impressiona soprattutto per la sua altezza, 20 metri, che lo rende visibile da decine di chilometri. Il monumento si trova davanti alla Terza Porta della Fortezza, su di una collina artificiale di terra, che in passato, doveva proteggere la porta principale della fortificazione dal fuoco di artiglieria, in caso di assedio.
L’obelisco fu eretto per celebrare il 150 anniversario dall’esecuzione di Horea e Cloșca, i leader della Rivolta del 1784. Attraverso le sue dimensioni e le qualità artistiche, il monumento doveva essere all’altezza dell’evento commemorato.
Anche se venne completato con un ritardo di due anni, l’inaugurazione del 14 ottobre 1937 fu un evento della massima importanza e d’interesse pubblico e si svolse alla presenza del re Carlo II e di suo figlio, Michele, che aveva in quel momento il titolo di „Grande Voievoda di Alba Iulia”.
La cella allegorica del piedistallo dell’Obelisco è un simbolo della repressione e della sofferenza dei leader della Ribellione. Sopra la porta in ferro battuto sulla facciata ovest, su di una piastrella, sono scolpiti in rilievo i confini della Grande Romania e, nel mezzo, le figure di Horea, Cloșca e Crișan.
Sulla facciata opposta, ad est, l’Obelisco ha una grande statua della dea Vittoria, alata e brandente nella mano destra una corona di alloro, dedicata ai tre capi della Rivolta. Se dovessimo caratterizzare la „Vittoria” di Alba Iulia, potremmo dire che combina la grazia femminile con la forza dell’idea che ha motivato la costruzione dell’Obelisco. Un’iscrizione scolpita in marmo alla base del monumento ci spinge a vederlo come un „un’umile adorazione a Horea, Cloșca e Crișan”.
Il monumento è caratteristico dello stile Art Déco, una corrente artistica che unisce i motivi geometrici con quelli floreali e con la linea del corpo umano. Possiamo dire che l’Obelisco è la prova vivente che un artista può combinare armoniosamente le idee storiche di grande tensione emotiva, ad esempio quelle relative alla Rivolta di Horea, Cloșca e Crișan, con il modernismo nell’arte. L’Obelisco è opera dell’architetto Octavian Mihălțan e dello scultore Iosif Fekete. Sono gli artisti che diedero al monumento la grandezza austera delle montagne Apuseni, che si trovano nelle vicinanze.
Il monumento offre ai passanti l’opportunità di avere la vivida impressione di trovarsi di fronte al più importante monumento pubblico costruito negli ultimi 100 anni in Romania.