LA FORTEZZA ALBA CAROLINA
La fortificazione bastionata di Alba Iulia è la più grande Fortezza della Romania. Dopo l’occupazione della Transilvania, alla fine del XVII secolo, gli austriaci svilupparono una forte linea di difesa, al confine con l’Impero Ottomano, che andava dalla Transilvania fino al Mare Adriatico. Alcune di queste fortezze progettate vennero anche completate, compresa la Fortezza di Alba Iulia.
Il primo progetto della fortificazione fu realizzato dall’architetto Giovanni Morando Visconti, che guidò la prima fase dei lavori. La prima pietra fu posta il 4 novembre 1715. Visconti morì di peste nell’anno 1718 ed è sepolto nella Cattedrale Romano-Cattolica di Alba Iulia. La sua opera venne continuata da Giuseppe di Quadri e dopo da Konrad von Weiss. Si ritiene che l’anno del completamento dei lavori sia il 1738, anche se vi furono vari lavori negli anni successivi.
Con l’inizio dei lavori di fortificazione, il cuore della città venne spostato nella zona dell’attuale Città di Sotto, a quel tempo una zona paludosa e allagata.
La Fortezza ha la forma di una stella a sette angoli, con la forma di ettagono per il corpo principale (avente ogni lato/cortina circa 120-130 metri), con un bastione costruito ad ogni angolo. I bastioni sono leggermente diversi come dimensioni, ma tutti sono grandi, con i lati di oltre 100 metri ed i fianchi di oltre 40 metri. Gli angoli formati dalle facciate dei bastioni variano tra i 75 ed i 95 gradi. I bastioni hanno ricevuto dei nomi di santi, ma i nomi sono determinati da importanti personalità della storia dell’Impero asburgico o della storia della Transilvania. In un certo ordine, iniziando dalla Porta III verso sud, i bastioni sono stati chiamati „Sant’Eugenio” (dal nome del Principe Eugenio di Savoia), „Santo Stefano” (dal conte Etienne di Steinville, il comandante delle truppe austriache della Transilvania), „Santa Trinità”, „San Michele” (dal patrono della città, l’arcangelo che diede il nome anche alla Cattedrale Romano-Cattolica, ma anche il nome alla porta medievale della città della stessa area ovest della Fortezza), „San Carlo” (il bastione è dedicato al re durante il quale la Fortezza venne costruita, Carlo VI, ma la qualità di santo appartiene a Carlo Borromeo; questo è celebrato nel calendario cattolico il 4 novembre, il giorno scelto anche per l’avvio dei lavori della Fortezza di Alba Iulia); „Santa Elisabetta” (si tratta dell’imperatrice Elisabetta Cristina, la moglie di Carlo VI; il riferimento di „santa” rimanda ad Elisabetta, la madre di Giovanni Battista); „San Capistrano” (Giovanni di Capestrano guidò, insieme ad Iancu di Hunedoara, la „crociata” di Belgrado nel 1456 e fu canonizzato nel 1690). Il più grande bastione è quello dei „Trinitari”. Sia questo bastione che quello di „Sant’Eugenio” comprende i vecchi bastioni del XVII secolo, chiamati „il Bastione Bethlen” ed „il Bastione Sassone”. L’altezza dei bastioni e delle cortine, insieme al parapetto, misura tra 10 ed i 12 metri. Le scanalature sono larghe fino a 27 metri di fronte alle facciate dei bastioni e fino a 52 metri di fronte alle cortine.
I grandi corpi situati di fronte alle cortine sono chiamati rivellini. Essi sono differenti come dimensioni, avendo le facciate tra i 60 ed i 93 metri, mentre l’altezza varia da 8 a 9,50 metri. I rivellini hanno preso i nomi dai bastioni situati alla loro destra, tranne il rivellino del lato sud, tra i bastioni Eugenio e Stefano, che si chiama il Rivellino „San Francesco di Paola” (dal santo calabrese del XV secolo, il fondatore vegan dell’Ordine dei Minimi).
Tra i bastioni Eugenio e Capistrano non è stato posto un rivellino. Inoltre, sul lato est della Fortezza, a causa della differenza di livello, è stata scelta una controguardia prolungata (oltre 400 metri), che interrompe la forma relativamente regolare della Fortezza. La riga successiva di fortificazione è rappresentata dalla controguardia dei bastioni e dei rivellini. L’ultimo livello è rappresentato dal glacis, che era uno spazio aperto di fronte alle mura, con la pendenza di circa 5 gradi, ove il nemico era esposto.
La fortezza venne criticata nei secoli XVIII e XIX a causa degli elevati costi dei lavori (due milioni di fiorini), in particolare delle porte. Per la sua dimensione, la Fortezza era difficile da difendere, in assenza di un numero grande di soldati ed i nemici si potevano avvicinare facilmente in alcune zone. In particolare la zona della Collina delle Forcelle bloccava la visibilità per la difesa. Tra i progetti della Fortezza venne previsto un progetto di costruzione di una piccola fortificazione nella zona, collegata al corpo della Fortezza, ma questi piani non furono attuati.
La Fortezza venne attaccata una sola volta durante la Rivoluzione del 1848-1849. In tale occasione fu sottoposta ad un lungo assedio (in particolare tra marzo – luglio 1849) dalle truppe rivoluzionarie ungheresi composte da 8000 persone, sotto il comando del generale Giuseppe Bem. Le truppe austriache dalla Fortezza, essendo numericamente sottodimensionate, resistettero con successo.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
La fortificazione bastionata di Alba Iulia è la più grande Fortezza della Romania ed è ancora in piedi da più di 300 anni. La Fortezza è il luogo ove si può tornare indietro nel tempo, per due millenni, tra le vestigia delle tre fortificazioni, in altrettante epoche differenti. In altre parole, ogni nuova fortezza eretta ha incluso quella vecchia: il Castro costruito dai romani, la Fortezza medievale e la Fortezza Alba Carolina.
L’ultima è stata eretta ad Alba Iulia all’inizio del XVIII secolo. Il primo progetto della fortificazione è stato realizzato dall’architetto italiano Giovanni Morando Visconti, che ha guidato la prima fase dei lavori. L’architetto è morto di peste ed è sepolto nella Cattedrale Romano-Cattolica di Alba Iulia.
La pietra angolare della Fortezza fu posta il 4 novembre 1715. Si ritiene che l’anno del completamento dei lavori sia il 1738, anche se vi sono stati vari lavori negli anni successivi.
La fortificazione progettata su una superficie di 110 ettari, con un chiostro protetto da tre file di mura, ha ricevuto una forma di stella, con sette bastioni alternati da sei rivellini, attraversati da gallerie ad arco, separati da scanalature profonde. La forma di stella a sette angoli è data dai sette bastioni, che formano nella zona centrale „uno spazio di sicurezza” della fortificazione, la più importante e meglio protetta. Il conteggio dei bastioni inizia dalla Porta III, verso sud, in senso orario. I bastioni hanno ricevuto nomi speciali, legati ai nomi di patroni laici o religiosi. Le mura dei bastioni hanno una base dello spessore di 2,5 metri ed un’altezza di oltre 10 metri. Il muro dritto che li unisce viene chiamato nel linguaggio tecnico cortina. I grandi corpi situati di fronte alle cortine sono chiamati rivellini. L’ultima fila delle mura si chiama controguardia.
La fortezza eretta nel cuore della Transilvania ha dimostrato di essere il più suggestivo monumento barocco della provincia. Una peculiarità della Fortezza è data dalla sequenza delle sette porte, situate sull’asse est-ovest. In altre parole, la Rotta Turistica delle „Porte della Fortezza”, che collega il Centro Civico e il quartiere l’Altopiano dei Romani, situato nella parte ovest della città di Alba Iulia.
L’imponente fortificazione ha ricevuto il nome dall’imperatore Carlo VI, durante il cui regno venne eretta la Fortezza di Carlo – rispettivamente Carlsburg.
Il ruolo della Fortezza è stato militare, di difesa, dato dal sistema di tipo bastionato, dalla tipologia dei pezzi di artiglieria con cui era dotata e dalla dimensione delle truppe esistenti al suo interno. La Fortezza è stata attaccata una sola volta nella sua esistenza, ma mai conquistata. L’episodio è avvenuto nel 1849, quando 8.000 soldati ungheresi assediarono la Fortezza, ma senza successo.
La Fortezza Alba Carolina, negli ultimi anni, ha visto dei cambiamenti spettacolari che la rendono sempre più visibile nella „torta” turistica dell’Europa. In parallelo con il restauro, finanziato dai fondi europei, è stato valorizzato anche il suo eccezionale patrimonio culturale. La Fortezza è il luogo ove si svolgono dei festival culturali, si possono ascoltare delle orchestre famose, ove cantano i migliori artisti, sia romeni che stranieri.