LA SALA DELL’UNIONE
Costruito nel 1900, l’edificio è stato utilizzato nella prima fase della sua esistenza come casino militare, un luogo per le feste ed i ricevimenti dell’esercito austro-ungherese. L’edificio è stato chiamato „cerchio militare” o „casina militare”. Per il 1 dicembre 1918 è stato scelto come sede della Grande Assemblea Nazionale poiché era il più spazioso edificio della città, l’unico che potesse riunire sotto il suo tetto i 1228 delegati ufficiali della nazione romena.
D’altra parte, Alba Iulia venne scelta per la riunione della Grande Assemblea Nazionale, che doveva stabilire l’Unione della Transilvania con la Romania, per due motivi principali: il primo – la città era vista come il simbolo dell’unione di Michele il Coraggioso; il secondo – ad Alba Iulia esisteva una guardia nazionale ben organizzata ed attrezzata, in grado di difendere la città in caso di necessità, visto che la Transilvania stava attraversando un periodo teso nelle settimane dopo la fine della prima guerra mondiale.
Il quel giorno molto importante per il destino della Transilvania, ad Alba Iulia si radunarono più di 100.000 persone. Tuttavia, i 1228 delegati ufficiali della nazione romena, presenti il 1 dicembre nell’edificio che ulteriormente venne chiamato „La Sala dell’Unione”, rappresentavano tutta la Transilvania, sia geograficamente che socialmente, professionalmente, religiosamente e politicamente. Il momento centrale degli eventi del 1 dicembre 1918 fu la lettura di Vasile Goldiş (alle ore 12.00) e poi l’adozione all’unanimità dai presenti della Risoluzione dell’Unione. Il testo della risoluzione venne poi inciso sulla parete interna della Sala dell’Unione. Il primo punto della Risoluzione annunciava che „L’Assemblea Nazionale dei romeni della Transilvania, Banato e del Paese Ungherese, radunati attraverso i legittimi rappresentanti ad Alba Iulia, il 18 novembre/1 dicembre 1918, decretava l’unificazione di quelli romeni e di tutti i territori abitati da loro con la Romania”. Inoltre vennero incisi nella Sala dell’Unione anche altri testi di base: la Legge con cui la Romania, tramite il re Ferdinando, sancì l’Unione e la Proclamazione dell’ingresso della Romania in guerra, nel 1916.
Inoltre, durante l’incoronazione nel 1922, la sala venne abbellita e aggiunsero l’arco ed il portale monumentale all’ingresso, sotto forma di un arco di trionfo, decorato con delle foglie di alloro. Il portale dà all’intero edificio un aspetto solenne. Sotto la centina domina un’iscrizione latina che descrive quanto accaduto il 1 dicembre: „ANNO DOMINI MDCCCCXVIII KALENDIS DEMBRIIS HOC LOCO / UNIO TRANSILVANIAE / UNIVERSA CUM DACO ROMANIA / SOLLENNI ET UNANIMO POPULII VOTO IN PERPETUUM ATQUE / IREVOCABILITER PROCLAMATA EST CUIUS REI MEMORIA / SEMPITERNA SIT” (Nell’anno del Signore 1918, nel 1 dicembre, in questo luogo è stata dichiarata per sempre e irrevocabilmente, con il desiderio solenne ed unanime del popolo, l’unificazione della Transilvania con tutta la Daco-Romania. Il ricordo di questo evento è eterno). L’idea che il grande storico romeno Nicolae Iorga avrebbe scritto questa iscrizione è falsa. Venne effettuata da un’altro storico, il professore Ioan Lupaș, dell’Università di Cluj. Gli errori grammaticali („Decembriis”, „populii”, „irevocabiliter”) sono dovuti al lapicida/incisore o a qualcun altro, poiché il testo di Lupaș venne inviato nella forma corretta.
L’edificio fu organizzato come spazio espositivo nel 1967-1968, in occasione della celebrazione di 50 anni dall’Unione. Un’altra riorganizzazione, su scala ridotta, avvenne nel 1994. Un progetto su larga scala per la riabilitazione della sala è prevista per il 2018, l’anno del centenario.
La sala centrale ospita una mostra dedicata al momento del 1918. I pezzi esposti hanno un particolare valore che rendono orgoglioso qualsiasi romeno. L’ufficio dell’avvocato Aurel Lazăr, per esempio, parla del primo grande momento che ha preceduto l’Unione, vale a dire la stesura della Dichiarazione di autodeterminazione dei romeni della Transilvania, il 12 ottobre 1918. La Dichiarazione venne letta il 18 ottobre da Alexandru Vaida-Voevod nel Parlamento di Budapest e mostrò che i romeni della Transilvania volevano la totale dissoluzione dall’Ungheria e la preparazione dei passi per la realizzazione dell’Unione con la Romania.
Nella mostra si possono vedere varie insegne dei partecipanti all’Unione: bandiere, medaglie, procure dei rappresentanti ufficiali della nazione romena, piani per difendere la città. La fotocamera con cui sono state scattate le cinque immagini dell’Unione si trova nella mostra. Il fotografo non ufficiale di quel giorno fu Samoilă Mârza, un veterano di guerra venuto insieme ad una delegazione del villaggio di Galtiu. Samoilă Mârza fu l’unico proprietario di una macchina fotografica tra le 100.000 persone partecipanti all’Unione. Queste foto possono essere viste nella mostra della Sala dell’Unione ed attestano la partecipazione di una folla infinita di persone all’evento. Purtroppo, il fotografo Samoilă non partecipò ai lavori tenuti nell’edificio, che ulteriormente ha ricevuto il nome di „la Sala dell’Unione”, ma rimase fuori con la folla, sul campo di Horea, fuori dalle mura.
Davanti e dietro la Sala dell’Unione vi è una galleria di 21 busti dei leader del 1918, politici, uomini d’armi ed uomini di cultura, nonché rappresentanti del clero.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
La Sala dell’Unione è uno degli edifici più importanti della Romania. È il luogo in cui si è decisa l’unificazione della Transilvania con la Romania nel 1918. Possiamo dire, senza esagerare, che è un luogo di grande valore simbolico, un luogo di pellegrinaggio e di recupero della storia. Probabilmente vi domanderete perché i lavori della Grande Assemblea Nazionale del 1 dicembre 1918, si svolsero in questo edificio: a quel tempo era l’edificio più spazioso di Alba Iulia, l’unico in grado di ospitare sotto il suo tetto i 1.228 delegati ufficiali della nazione romena che rappresentavano tutta la Transilvania, sia geograficamente, che socialmente, politicamente, religiosamente e professionalmente. Il momento centrale della giornata del 1 dicembre 1918 fu la lettura fatta da Vasile Goldiș della Risoluzione dell’Unione durante l’Assemblea. Successivamente, l’atto fondamentale venne adottato all’unanimità dai presenti. Questo importante documento dell’Unione è inciso sui muri, all’interno della Sala.
Lo spazio centrale della Sala è dedicato al momento del 1918. I visitatori possono vedere le insegne dei testimoni dell’Unione: bandiere, medaglie e procure, che hanno permesso l’accesso nella Sala dell’Unione. L’ufficio dell’avvocato Aurel Lazăr di Arad parla del primo grande passo verso il raggiungimento dell’Unione della Transilvania con la Romania: la stesura della Dichiarazione di autodeterminazione dei romeni della Transilvania, il 12 ottobre 1918. L’atto fu letto un paio di giorni più tardi nel Parlamento di Budapest e dimostrò che i romeni della Transilvania volevano la totale separazione dall’Ungheria e la preparazione dei passi per la realizzazione dell’Unione con la Romania.
È esposta anche la macchina fotografica con cui sono furono scattate le cinque fotografie dell’Unione. Samoilă Mârza, colui che ha ricevuto giustamente il nome di „il fotografo dell’Unione”, fu l’unico tra più di 100.000 romeni venuti ad Alba Iulia, ad avere una macchina fotografica. Per quale motivo abbiamo delle immagini solo all’esterno con la folla e gli stand ufficiali? Samoilă Mârza non ebbe accesso nella Sala dell’Unione, perchè non era il fotografo ufficiale dell’evento. Anche così, l’importanza delle foto scattate da Samoilă Mârza è notevole. Le immagini sono state utilizzate per dimostrare che l’atto dell’Unione è stato stipulato democraticamente.
Il ruolo storico della Sala nel 1918 è segnato sopra l’ingresso, da un testo in latino, scritto dallo storico Ioan Lupaș. Nella traduzione, si legge: „Nell’anno del Signore 1918, nel 1 dicembre, in questo luogo è stata dichiarata per sempre e irrevocabilmente, con il desiderio solenne e unanime del popolo, l’unificazione della Transilvania con tutta la Daco-Romania. Il ricordo di questo evento è eterno”.
La Sala è circondata da una galleria di 21 busti dei leader del 1918: politici, uomini d’armi, uomini di cultura e rappresentanti del clero.
L’edificio, costruito nel 1900, fu utilizzato nella prima fase della sua esistenza come casino militare, il luogo delle feste e dei ricevimenti dell’esercito austro-ungherese. Dopo l’Unione, la Sala venne abbellita nel 1922, quando ad Alba Iulia fu incoronato il re Ferdinando e la regina Maria quali sovrani della Grande Romania. Qui si tenne il banchetto regale. L’edificio è organizzato come spazio espositivo dal 1968, anno in cui si è celebrato il 50° anniversario dell’Unione della Transilvania con la Romania. Un grande progetto per la riabilitazione della Sala dell’Unione è previsto per il 2018, l’anno del Centenario.