L’EX OSPEDALE MILITARE
L’edificio, che appartiene al XVIII secolo, compare accanto ad un gruppo di case realizzate su progetto dell’architetto Giovanni Morando Visconti nel 1711. Il sobrio portale del lato settentrionale, da un punto di vista architettonico, appartiene allo stile barocco. Per quasi 300 anni la costruzione ha servito come ospedale militare (la guarnigione di Alba Iulia è stata la prima della Transilvania che ha beneficiato di una tale soluzione), e più tardi come un ospedale neuro-psichiatrico.
Le recenti ricerche hanno evidenziato anche altre cose, più o meno spettacolari. La forma attuale dell’edificio è dovuta all’architetto Jeseph de Quadri, responsabile di diversi lavori nelle vicinanze (la Biblioteca Batthyaneum e l’Istituto romano-cattolico), ma anche per aver condotto il cantiere della Fortezza bastionata di Alba Iulia, dopo il 1718. Denominato nei documenti del tempo „il vecchio ospedale” o „il piccolo ospedale”, l’edificio ha avuto lo scopo di ospitare e isolare in tempi brevi i pazienti malati di peste, nella prima metà del XVIII secolo, quando l’incidenza delle epidemie era molto alta. Un dettaglio molto importante dell’edificio è che la facciata ovest integra le mura romane del castrum su una lunghezza di 15 m e un’altezza di 4 m. Gli archeologi hanno lanciato la teoria che le mura sono un restauro del periodo 270-275 d.C, quando è stato spostato l’allineamento di circa mezzo metro verso l’interno.
Attualmente, a seguito di un ampio progetto con finanziamento norvegese, in questo edificio funziona un nuovo museo. Si tratta del „Museikon”, dedicato all’arte religiosa, valorizzando sopratutto l’icona e il libro romeno come una forma di espressione della spiritualità e della creazione popolare. Una parte significativa del museo illustra l’icona della Transilvania nelle sue molteplici dimensioni, radici, rami, evoluzione, significati, scuole e correnti. I laboratori locali sono meglio rappresentati dalla „scuola” di Laz, quella di Maieri, ma ci sono anche pezzi da Lancram, dal confine di Sibiu, da Mures, Harghita ecc. La collezione di libri raccoglie 3.600 volumi, di cui due terzi sono coperti dal vecchio libro romeno, cioè le stampe fino al 1830. Tra questi c’è il Nuovo Testamento stampato in Alba Iulia nel 1648, la Bibbia di Bucarest -1688, l’Omelia di Varlaam – Iasi, 1643, Approbatae Constitutiones – 1653, Tetravangelo slavo-romeno – Sibiu, 1551-1553, ecc.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
L’edificio ha ospitato il primo ospedale militare in Romania. In particolare, per quasi 300 anni l’edificio ha funzionato come ospedale militare ed in seguito come ospedale civile di neuropsichiatria. Tornando al suo ruolo militare, dobbiamo sottolineare che la guarnigione austriaca della Fortezza fu la prima della Transilvania che beneficiò di questo tipo di istituzione. Qui erano alloggiati ed isolati i pazienti malati di peste, un’epidemia che colpì la città di Alba Iulia nella prima metà del XVIII secolo.
L’edificio è situato nella zona ovest della Fortezza, nei pressi della Cattedrale dell’Incoronazione in via dell’Unione n. 3.
Le recenti indagini archeologiche hanno rivelato alcuni dati dai quali risulta che il posto ha una grande importanza, sia per Alba Iulia, che per la Transilvania. L’edificio è medievale, eretto su una struttura romana ed ha subito importanti cambiamenti durante gli asburgici. Per sottolineare l’importanza del luogo, gli elementi architettonici scoperti sono stati messi in evidenza. In una delle stanze, ad esempio, ritroviamo tutti i tre periodi storici citati: dei blocchi di pietra romani che sono incorporati nelle mura medievali, il tutto coperto da un arco austriaco. La facciata occidentale integra le mura romane di difesa del castro di Apulum su una lunghezza di 15 m ed un’altezza di 4 metri. Gli archeologi hanno teorizzato che il muro fosse in realtà un restauro del 270-275 d.C., che coinvolse lo spostamento dell’allineamento di circa mezzo metro verso l’interno.
La forma attuale dell’edificio si deve all’architetto Joseph de Quadri, che guidò il cantiere della Fortezza bastionata di Alba Iulia, dopo l’anno 1718.
L’ex ospedale militare è stato recentemente trasformato in un museo, sotto il nome di Museikon. È il primo museo di arte sacra in Romania e l’unico per ora. La collezione del museo comprende oltre 5.600 articoli. Una parte significativa illustra l’icona della Transilvania nelle sue molteplici dimensioni, con radici, rami, evoluzione, significati, scuole e correnti. La collezione di libri raccoglie 3.600 volumi, di cui due terzi sono coperti dal vecchio libro romeno, cioè delle stampe fino al 1830. Sempre qui vi sono laboratori funzionali di scrittura e pittura e le tecniche di lavoro sono simili a quelle di un tempo.
La destinazione iniziale, di ospedale militare, è portata all’attenzione dei visitatori. Al piano interrato dell’edificio è stata organizzata una stanza, in cui sono esposti alcuni strumenti medici e modelli che rimandano ai pazienti di tre secoli fa che cercavano di guarire nella Fortezza.
Museikon sarà aperto al pubblico nell’autunno dell’anno 2017.