LA CATTEDRALE DELL’INCORONAZIONE
La costruzione della cattedrale fu determinata da un episodio importante nella storia della Romania: l’incoronazione del re Ferdinando e della regina Maria come sovrani della Grande Romania, il 15 ottobre 1922. Anche se Ferdinando era il re della Romania dal 1914, nel 1918 il paese raddoppiò i suoi territori e la sua popolazione. Quasi un nuovo paese, la Grande Romania sentiva il bisogno di una certificazione, una cerimonia per rafforzare la realizzazione storica del 1918.
Per questo scopo fu costruita la Cattedrale, completata nel 1922. All’inizio dei lavori, nel 1919, una parte del bastione Michele e del rivellino con lo stesso nome della Fortezza furono demoliti per consentire l’esecuzione dei lavori e per rendere possibile la realizzazione della spianata e l’apertura davanti alla futura cattedrale. Negli ultimi anni, tuttavia, il percorso delle mura di fronte alla Cattedrale, è stato ricostruito.
Dal punto di vista architettonico, la Cattedrale appartiene ad uno stile neobrancovenesc (stile locale nazionale) ed alla corrente nazionale di architettura promossa nei decenni del XX secolo. Il campanile, alto 52 metri, insieme alla croce ed insieme al campanile della Cattedrale Cattolica, domina la vista della città ma è di circa tre metri più corto rispetto a quello cattolico. L’entrata sotto il campanile è sorvegliata dalle statue del re Ferdinando e della regina Maria, un gruppo scultoreo aggiunto recentemente.
La Cattedrale ha una pianta a croce greca, così come le chiese episcopali o principesche dell’ortodossia. Il luogo di culto riproduce il modello della chiesa della corte principesca di Targoviste, con un’imponente cupola nella parte centrale, sorretta da quattro colonne di marmo rosso.
Quattro targhe commemorative decorano le nicchie del portico, ricordando i momenti storici significativi di Alba Iulia: l’Unione di Michele il Coraggioso, il 1600; la stampa del Nuovo Testamento di Bălgrad; la Rivolta di Horea, Cloşca e Crişan ed il momento della „riunificazione” nell’ottobre 1948. Da qui il nome attuale della Cattedrale della Riunificazione (rispetto al nome storico della Cattedrale dell’incoronazione). Solo che il momento celebrato nel 1948 è visto oggi come un momento della tristezza: si tratta del decreto e degli interventi di tipo stalinista attraverso i quali la Chiesa greco-cattolica venne abolita (il motivo principale fu la vicinanza di questa chiesa al mondo occidentale) ed il clero ed i parrocchiani greco-cattolici furono costretti ad abbracciare l’ortodossia. Il termine di „riunificazione” non ha una connotazione etnica- nazionale come si potrebbe pensare, ma indica una riunificazione „spirituale” dei romeni della Transilvania.
I dipinti all’interno, realizzati da Costin Petrescu, raffigurano temi classici dell’iconografia ortodossa, ma anche dei ritratti dei gerarchi della Cattedrale, Nicolae Bălan, il metropolita della Transilvania, Banat e Maramures e Miron Cristea, arcivescovo di Bucarest e Patriarca della Romania. Nel pronao sono dipinti Michele il Corraggioso e la signora Stanca, i fondatori del primo arcivescovado ortodosso di Alba Iulia, mentre nella navata centrale si possono vedere le raffigurazioni dei monaci Visarion Sarai e Sofronie di Cioara, personaggi legati alla rinascita dell’ortodossia nella Transilvania del XVIII secolo. Su entrambi i lati dell’ingresso alla navata centrale, vi sono i ritratti del re Ferdinando e della regina Maria, con i vestiti indossati per la cerimonia dell’Incoronazione di Alba Iulia, il 15 ottobre 1922.
Il complesso architettonico contiene anche altri padiglioni disposti intorno al cortile interno. Nelle gallerie che circondano il cortile interno si possono vedere alcuni reperti archeologici di epoca romana e fino al XVIII secolo; tali pezzi sono rimasti dagli anni quando il Museo della città funzionava nell’ala orientale del complesso.
Il 15 ottobre 1922, la coppia reale ricevette le corone di re della Grande Romania, durante una grande festa a cui presero parte dei rappresentanti delle case reali o funzionari imperiali e personaggi politici di tutto il mondo. Tra i presenti, vi erano la regina Maria di Iugoslavia ed Elisabetta di Grecia, la Principessa Beatrice di Borbone, il duca di York, i generali Berthelot e Weygand, le delegazioni di Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Italia, Regno Bosniaco-Croato e Sloveno, Belgio, Cecoslovacchia, Francia, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Polonia, Stati Uniti d’America e Giappone. Come il 1 dicembre 1918, anche se su scala minore, arrivarono in Alba Iulia i treni con contadini guidati dai sacerdoti e dagli insegnanti, delegati di tutte le contee, in abiti di festa, studenti provenienti da Bucarest e Cluj, professori, alunni di scuole primarie e scuole superiori. La domenica 15 ottobre, alle otto del mattino, arrivarono tutti gli ospiti romeni e stranieri. Dopo circa un’ora, nella stazione ferroviaria di Alba Iulia entrò il treno reale con il re Ferdinando e la regina Maria, con gli altri membri delle famiglie reali. Il corteo reale si spostò nella nuova cattedrale. La funzione religiosa fu officiata dal metropolita della Transilvania, in quel momento Nicolae Bălan. Quest’ultimo lesse il Vangelo ed il patriarca Miron Cristea fece la preghiera per la salute del re e della regina e benedisse le corone ed i mantelli reali. L’incoronazione reale ebbe luogo di fronte al campanile. Il presidente del Senato presentò il discorso dell’incoronazione, mentre Ferdinando parlò all’assistenza dell’importanza dell’atto che simboleggiava „l’unione di tutti i paesi abitati da rumeni”. All’evento parteciparono 20.000 contadini provenienti da tutto il paese, che furono „coccolati” con bistecche allo spiedo. Circa 40.000 di soldati provenienti da tutte le armi fecero una parata militare.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
La Cattedrale dell’Incoronazione è il primo importante luogo di culto costruito in Transilvania dopo l’Unione del 1918. La chiesa ortodossa venne costruita appositamente per l’incoronazione dei Re della Grande Romania, Ferdinando e Maria, il 15 ottobre 1922. La prima pietra dell’edificio fu posta il 28 marzo 1921. I lavori effettivi per erigere la Cattedrale durarono circa 9 mesi.
Dal punto di vista architettonico, la Cattedrale appartiene ad uno stile neobrancovenesc (stile locale nazionale) ed alla corrente nazionale di architettura promossa nei decenni del XX secolo. Il campanile, alto 52 metri, insieme alla croce, domina insieme al campanile della Cattedrale Cattolica, la vista della città ma è di circa tre metri più corto rispetto a quello cattolico. L’entrata sotto il campanile è sorvegliata dalle statue del re Ferdinando e della regina Maria, un gruppo scultoreo aggiunto recentemente.
La Cattedrale dell’incoronazione ha una pianta a croce greca, così come le chiese episcopali o principesche dell’ortodossia. Il luogo di culto riproduce il modello della chiesa della corte principesca di Targoviste, con un’imponente cupola nella parte centrale, sorretta da quattro colonne di marmo rosso.
Quattro targhe commemorative decorano le nicchie del portico, ricordando i momenti storici significativi di Alba Iulia: l’Unione di Michele il Coraggioso, nel 1600; la stampa del Nuovo Testamento di Bălgrad; la Rivolta di Horea, Cloşca e Crişan ed il momento della „riunificazione”. L’ultimo si riferisce alla riunificazione spirituale dei romeni della Transilvania del 1948, quando la Chiesa greco-cattolica venne sciolta ed il clero ed i parrocchiani greco-cattolici furono costretti ad abbracciare l’ortodossia. Da qui il nome della Cattedrale della Riunificazione.
I ritratti dei fondatori del primo Arcivescovado Ortodosso di Alba Iulia, Michele il Coraggioso e la Signora Stanca sono raffigurati nel nartece della Cattedrale. Su entrambi i lati dell’ingresso alla navata centrale vi sono i ritratti del re Ferdinando e della regina Maria, con i vestiti indossati per la cerimonia dell’Incoronazione di Alba Iulia.
La decorazione pittorica raffigura i temi classici dell’iconografia ortodossa e porta la firma di Costin Petrescu, riconosciuto a livello europeo come un maestro dell’affresco.
Una parte del complesso architettonico è composta da padiglioni disposti intorno ai cortili interni. Nelle gallerie che circondano il cortile interno si possono vedere dei reperti archeologici di epoca romana e del periodo fino al XVIII secolo. I pezzi sono rimasti negli anni quando il Museo della città funzionò nell’ala orientale del complesso.
All’interno del complesso ha la sua sede anche l’Arcidiocesi Ortodossa di Alba Iulia, che ha la giurisdizione sopra le chiese delle provincie di Alba e Mureş.
L’evento più importante che venne qui organizzato fu quello dell’Incoronazione, avvenuta il 15 ottobre 1922, quando ad Alba Iulia furono presenti dei rappresentanti provenienti da tutto il mondo, rispecchiando così il prestigio della Romania in quel tempo. L’incoronazione reale fu celebrata davanti al Campanile, sotto un baldacchino sontuoso. All’evento parteciparono 20.000 contadini provenienti da tutto il paese e 40.000 soldati, di tutte le armi, che sfilarono in parata. Nel messaggio rivolto all’assistenza, il re Ferdinando sottolineò l’importanza dell’atto che simboleggiava „l’unione di tutti i paesi abitati da romeni”. Possiamo dire che l’atto dell’Unione del 1918 venne completato ad un livello ufficiale e festivo con l’Incoronazione del re Ferdinando ad Alba Iulia.