LA BIBLIOTECA BATTHYANEUM
L’edificio è stato costruito nella prima parte del XVIII secolo, e inizialmente ha avuto fuinzione di chiesa e monastero trinitario, un vecchio ordine cattolico dedicato alla Santissima Trinità. La prima pietra è stata posta durante una cerimonia a cui hanno partecipato personalità politiche, militari e il clero dell’epoca. La pietra conteneva un testo in versi, un inno dedicato alle autorità austriache, come l’imperatore Carlo VI, il conte le Steinville, il comandante dell’esercito della Transilvania, e il governatore Sigismund Kornis.
Alla fine del XVIII secolo, con le riforme religiose di Giuseppe II, tra cui la soppressione degli ordini monacali, l’edificio fu trasformato in ospedale militare, subendo una serie di cambiamenti. Ben presto il complesso è stato preso dal vescovo Ignatiu Batthyány (1741-1798) e sottoposto ad ulteriori trasformazioni; in tal modo, dal 1792, l’ex chiesa divenne biblioteca e osservatorio. Quest’ultimo ha funzionato al piano superiore ed è stato il primo osservatorio romeno; da qui il nome di Urania sul frontespizio dell’edificio e il programma iconografico dell’interno. Attualmente l’osservatorio è in disuso.
La biblioteca è impressionante per le sue collezioni: manoscritti, incunaboli, stampe, pezzi archeologici. Oltre alla preziosa collezione del vescovo Batthyány, il numero dei pezzi di valore è stato aumentato, nella prima fase, con l’acquisizione della biblioteca del cardinale Migazzi, nel 1786. Poi sono seguite altre acquisizioni.
Il pezzo forte è il Codex Aureus, noto anche come il Vangelo di Lorsch. Si tratta di un prezioso lavoro dell’arte carolingia, risalente all’inizio del IX secolo e scritto su pergamena con delle lettere onciali e dell’inchiostro d’oro. Il manoscritto è diviso, una metà è nella Biblioteca Vaticana, l’altra metà (la più bella) è arrivata nella Biblioteca Batthyaneum. Altri pezzi di particolare pregio sono Psalterium Davidicum, del XII secolo, una Sacra Bibbia, risalente al XIII secolo, scritta in caratteri gotici molto piccoli, Codex Burgundus, contenente 35 miniature francesi del Rinascimento, Liber chronicarum, del 1493, decorato con incisioni di Dürer, il primo atlante geografico moderno, realizzato da Abraham Ortelius nel 1595, poi Palia di Orăştie, del 1582, il Nuovo Testamento di Bălgrad del 1648 o la Bibbia di Şerban Cantacuzino del 1688.
Oltre a questi, possiamo trovare dei manoscritti rari a partire dal IX secolo, un grande numero -609 – di incunaboli (le prime opere stampate, dall’invenzione della stampa e fino all’anno 1500), poi delle vecchie stampe dei secoli XVI-XIX e un gran numero di documenti medievali.
Ha un regime speciale di visita, che richiede un’applicazione registrata in anticipo.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
Uno dei luoghi più importanti in Alba Iulia ed, allo stesso tempo, uno dei motivi principali per la fama della città è la Biblioteca Batthyaneum. Grazie alla raccolta di libri medievali e pre-moderni, la Biblioteca Batthyaneum rimane un vero e proprio Museo di libri rari, ad oltre 200 anni dalla sua fondazione.
L’edificio fu eretto nella prima parte del XVIII secolo, in un angolo della Fortezza. È un luogo con una doppia valenza: spirituale e culturale. Si tratta di un monumento di architettura religiosa, poiché nella prima fase ebbe la funzione di chiesa e convento per i monaci trinitari, un antico ordine cattolico dedicato alla Santissima Trinità. Verso la fine del secolo, l’edificio venne trasformato in un ospedale militare, subendo una serie di cambiamenti.
Successivamente, il complesso fu ripreso dall’erudito vescovo Ignatiu Batthyány, che gli diede, dopo il 1792, una destinazione culturale. Dopo nuove trasformazioni, l’ex chiesa divenne una biblioteca ed un osservatorio astronomico. L’osservatorio funzionò al piano superiore dell’edificio e fu a quel tempo il più moderno della Transilvania. Oggi è in disuso. Il valore culturale del luogo è dato anche al giorno d’oggi dalla biblioteca Batthyaneum, che conserva un autentico tesoro. L’attrazione principale è l’imponente „Aula Magna”, situata nella nave della Chiesa trinitaria. Si tratta di un vero e proprio museo di libri rari, disposti su scaffali immensi; un luogo in cui si sente un profumo inconfondibile di vecchi libri. Dato il valore dei manoscritti, dei libri del periodo della stampa e dei libri stampati nelle più famose tipografie dei secoli XVI e XVII, si può dire, senza esagerare, che Batthyaneum ospita un vero tesoro dei libri europei medievali e pre-moderni. Il pezzo di resistenza è il famoso Codex Aureus, risalente all’inizio del IX secolo e scritto con inchiostro d’oro. Altri pezzi di particolare pregio sono: una Sacra Bibbia del XIII secolo, scritta in caratteri gotici molto piccoli; il Codex Burgundus, contenente 35 miniature francesi del Rinascimento; il Liber chronicarum, del 1493, decorato con incisioni di Dürer; il primo atlante geografico moderno, realizzato da Abraham Ortelius nel 1595 o il Nuovo Testamento di Bălgrad del 1648.
Nella stanza vicina all’Aula si trova il busto del vescovo Ignaţiu Batthyány, che lasciò in eredità all’umanità un tesoro incommensurabile chiamato genericamente Batthyaneum.
Il modo per visitare la Biblioteca è speciale. I fondi e le collezioni Batthyaneum sono a disposizione sia per i ricercatori romeni che per quelli stranieri.