LA ROTTA DELLE TRE FORTIFICAZIONI
„La rotta delle tre fortificazioni” occupa la zona sud e sud-est della Fortezza bastionata di Alba Carolina, avente l’aspetto di un museo a cielo aperto per la maggior parte di esso. Si chiama così perché il visitatore passerà attraverso tutte le tre fasi principali della fortificazione di Alba Iulia in tre epoche diverse.
Le tracce del castro romano sono visibili in particolare nella Porta principalis dextra, l’unica porta visibile tra le quattro porte dei 18 secoli fa, considerato un monumento di massima importanza per la storia antica dello spazio romeno. Sono visibili anche le porzioni del muro del castro, con i restauri eseguiti nel periodo medievale, in quanto il castro costruito dai soldati della XIII° Legione Gemina è rimasto in piedi per più di 1500 anni. Gli interventi nel periodo medievale di restauro o riparazione non hanno modificato l’allineamento delle mura.
La seconda fase della fortificazione coincide con l’inizio del XVII secolo, un periodo fiorente per la capitale del Principato di Transilvania, Alba Iulia, quando il principe Gabriel Bethlen (1613-1629) aggiunse due bastioni sul lato sud della città. Nella „rotta delle tre fortificazioni” entra anche il Bastione dei Sassoni. Questo bastione ha le facciate di 85 m ed è stato costruito in stile italiano (l’architetto è stato l’italiano Giacomo Resti). È stato solo parzialmente conservato e incorporato nel Bastione Santo Eugenio, durante la costruzione della Fortezza del XVIII° secolo. All’interno del Bastione dei Sassoni è stata organizzata per i turisti una Stanza delle armi, al posto della stanza di guardia del XVII secolo. Nello stesso spazio nel secolo successivo ha funzionato la panetteria della fortezza, ove si produceva il pane per tutti gli abitanti della Fortezza.
La terza fase di fortificazione è rappresentata dalla Fortezza austriaca eretta negli anni 1715-1738, con „la rotta” composta dalla zona dei bastioni di Sant’Eugenio e Santo Stefano.
„La rotta” ha diversi punti panoramici, che offrono delle immagini molto belle della città (la parte di sotto), della valle del Mureș, dei bastioni della Fortezza, ecc. Una piattaforma di artiglieria disposta tra i bastioni di Sant’Eugenio e Santo Stefano, offre uno spettacolo memorabile con cannoni che sparano a salve ogni sabato alle ore 12.00 ed anche in varie altre occasioni. La caponiera o il corridoio che attraversa il muro tra i bastioni del XVIII secolo ha una mostra dedicata al restauro delle sculture delle porte della Fortezza, tra cui alcune delle statue originali che nel tempo sono state sostituite. Passando attraverso la caponiera e sopra il ponte si arriva al Rivellino di San Francesco di Paola, ove è stato organizzato un luogo che ci rimanda all’esecuzioni dei capi della rivolta del 1784, Horea, Closca e Crisan, con la morte sulla ruota dei primi due il 28 febbraio 1785 ad Alba Iulia. Sullo stesso rivellino sono visibili delle tracce dell’insediamento civile romano vicino al castro, portate alla luce dagli scavi archeologici. Nei pressi del Rivellino vi sono le scuderie per i cavalli utilizzati dalla guardia della Fortezza, cavalli che ogni giorno durante la stagione turistica fanno la parata. Nel Bastione dei Sassoni, i visitatori possono vedere una „camera di tortura” e possono arrivare fino alla Terza Porta, quella che è tradizionalmente considerata la „Cella di Horea”, anche se le fonti storiche indicano che il leader della rivolta del 1784 venne imprigionato nella Quarta Porta.
Nell’edificio della Manutanța costruito dagli austriaci subito dopo la trasformazione della Fortezza in caserma, attualmente funziona un albergo – Hotel Medieval.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
I visitatori che arrivano „nella rotta delle tre fortificazioni” hanno l’opportunità di tornare indietro nel tempo, di viaggiare attraverso due millenni, tra le vestigia delle tre fortificazioni, in altrettante epoche differenti. In altre parole, ogni Fortezza costruita ha incluso quella vecchia: il Castro eretto dai romani, la Fortezza medievale e la Fortezza di Alba Carolina. La rotta è organizzata nella zona sud e sud-est della Fortezza bastionata di Alba Carolina, avendo la struttura di un museo a cielo aperto per la maggior parte di essa.
La traccia più visibile del castro di Apulum è la porta del lato sud, chiamata Porta principalis dextra. È l’unica delle quattro porte del castro di forma quadrangolare che sia rimasta fino ad oggi. Le vestigia rimanenti raffigurano solo una parte dell’aspetto d’altri tempi e solo un terzo della sua bellezza di 1800 anni fa. Qui sono visibili le porzioni delle mura del castro, con i restauri medievali a cui fu sottoposto. La fortificazione costruita dai soldati della Legione XIII Gemina è rimasta in piedi per più di 1500 anni. Gli interventi medievali consistettero in restauri e riparazioni, che non modificarono l’allineamento delle mura romane.
Per quasi 150 anni, tra il 1541-1699, Alba Iulia fu la capitale del Principato di Transilvania. Durante il regno del principe Gabriel Betthlen venne deciso che Alba Iulia, la capitale principesca, venisse circondata da fortificazioni e bastioni. Il piano si materializzò solo sul lato sud della Fortezza e rappresentò la seconda fase di fortificazione. L’angolo del sud-ovest venne rafforzato dal principe e portò il nome il Bastione Bethlen, mentre l’angolo del sud-est fu rafforzato dai sassoni ed è conosciuto come il Bastione dei Sassoni. Solo l’ultimo è integrato nella „rotta delle tre fortificazioni”. Si mantiene solo parzialmente, perché gli austriaci lo incorporarono nel XVIII secolo, nel Bastione Santo Eugenio. All’interno del bastione è stata progettata per i turisti una Sala delle Armi, al posto della camera di guardia del XVII secolo. Sempre in questo settore funzionò, nello scorso secolo, la panetteria della Fortezza, ove si produsse il pane per tutti gli abitanti della fortificazione. In quest’area i turisti possono farsi un’idea di ciò che è una „stanza di tortura”.
La terza fortificazione di Alba Iulia, la Fortezza bastionata del XVIII secolo, è rappresentata sulla „rotta delle tre fortificazioni” da due dei sette bastioni che danno la forma di stella a sette angoli: Sant’Eugenio e Santo Stefano.
I turisti che arrivano sulla „rotta” possono godere un’immagine panoramica della Città di Sotto e della valle del Mureş. Sempre qui è possibile seguire l’imponente spettacolo delle salve di cannone, che rispetta la tecnica di 300 anni fa. Il rituale si svolge ogni sabato, alle ore 12.00, nella stagione turistica. Se arrivate nella „rotta”, vale la pena di visitare la caponiera, una galleria che attraversa il muro tra i due bastioni della Fortezza, Eugenio di Savoia e Santo Stefano. Qui è organizzata una mostra dedicata al restauro delle sculture delle Porte della Fortezza bastionata.
Passando attraverso la caponiera e sopra il ponte si arriva in un elemento secondario di fortificazione della Fortezza del XVIII secolo: il Rivellino San Francesco di Paola. Qui è stato organizzato un luogo che ci rimanda all’esecuzioni dei capi della rivolta del 1784, Horea, Closca e Crisan, ed alla morte sulla ruota dei primi due, ad Alba Iulia. Nelle vicinanze, possiamo tornare indietro ai tempi dei romani poiché qui gli archeologi hanno portato alla luce le tracce del insediamento civile romano nei pressi del castro. Vicino al rivellino vi sono le scuderie per i cavalli utilizzati dalla guardia della Fortezza, che fanno la parata ogni giorno durante la stagione turistica.
Dalla rotta delle tre fortificazioni si può arrivare alla Terza Porta della Fortezza, a quella che è tradizionalmente considerata „la cella di Horea”, anche se le fonti storiche mostrano che il leader della Ribellione del 1784 fu imprigionato nella Quarta Porta.
Nell’edificio della Manutanza, nel deposito costruito dagli austriaci immediatamente dopo la trasformazione della Fortezza in caserma, attualmente funziona un albergo a cinque stelle.