LA CHIESA ORTODOSSA DELL’ASSUNZIONE – LIPOVENI
Il quartiere settentrionale, verso il centro, nel cuore della città porta il nome Lipoveni, dal XVIII secolo. Qui è stata costruita la chiesa dedicata “all’Assunzione della Madre di Dio” nei primi decenni del XVIII secolo, quando il cuore della città di Alba Iulia è stato spostato dalle autorità austriache sul lato est della Fortezza. Sempre in questo secolo sono state costruite anche le altre chiese romene, del quartiere di Maieri, sempre fuori delle mura della Fortezza.
Tuttavia, nella nicchia che si trova sopra l’ingresso della chiesa sono scritti gli anni 1690-1691, ma la menzione appare in un’iscrizione non sufficientemente credibile. Inoltre, la chiesa, e altri edifici, non ci sono sulla mappa dettagliata della città realizzata dall’architetto della Fortezza Giovanni Morando Visconti, nel 1711. Appare, invece, nelle rappresentazioni cartografiche dal 1752, ma la data della sua inaugurazione è anteriore.
La chiesa è stata la scena delle dispute tra ortodossi e greco-cattolici. Qui si è tenuto nel periodo 14-18 febbraio 1761, il Sinodo ortodosso della Transilvania, convocato da Sofronio di Cioara. Questo ha guidato un movimento di rinascita dell’ortodossia in quegli anni, perchè l’ortodossia aveva perso terreno in favore della chiesa greco-cattolica. Per questo motivo, un busto del monaco è stato messo nel cortile della chiesa, e inaugurato di recente. In realtà, il sinodo di Alba Iulia è stato organizzato verso la fine del movimento di Sofronio, poco dopo la fuga del monaco romeno nel Paese Romeno. Le rappresaglie delle autorità sono state dure contro gli ortodossi e i fedeli che rifiutavano l’unione religiosa, tramite gli eserciti del generale Adolf von Buccow, mandato per “correggere” gli effetti del movimento di Sofronie.
Tuttavia, la chiesa è stata greco-cattolica fino al 1948, quando è diventata ortodossa, con la dissoluzione dalle autorità comuniste di questa confessione.
I diversi lavori di ristrutturazione hanno trasformato la chiesa a partire dal XVIII secolo: le pareti sono state sollevate, gli archi sono stati ricostruiti, la navata centrale è stata unita con il nartece, sono stati costruiti i contrafforti ed è stata aggiunta una torre-campanile massiccia, in contrasto con il corpo della chiesa. La pittura visibile oggi è più tarda, degli anni 1957-1958.
Dal patrimonio della chiesa appartengono, tra le altre cose, una spettacolare lampada d’argento datata al 1736 e una dell’anno 1766. Sulle lampade sono incisi il nome e la stemma di Ioan Dragoș di Thurna, un personaggio interessante nobilitato dall’imperatrice Maria Tereza nel 1742, che ha avuto un contributo importante nella costruzione dell’edificio. Nel cortile della chiesa si trovano antichi monumenti funerari, con delle iscrizioni nell’alfabeto cirillico, del XVIII secolo. Un’altra peculiarità è la presenza sulla parete esterna di una pittura, fatto più raramente incontrato nelle chiese ortodosse del periodo.
Un altro monumento recentemente aggiunto nel cortile della chiesa, oltre quello dedicato a Sofronie, ricorda dei romeni che sono morti durante la Rivoluzione del 1848-1849.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
Il quartiere settentrionale, nel centro, il cuore della città nel XVIII secolo viene chiamato Lipoveni. Nei primi decenni del secolo, qui fu costruita la Chiesa dedicata „all’Assunzione di Maria”. Sopra l’ingresso della Chiesa sono indicati gli anni 1690-1691, ma gli storici sono scettici riguardo a queste date. La chiesa non è sulla mappa dettagliata della città nel 1711; appare nelle rappresentazioni cartografiche solo dopo il 1752.
Il principale contributo alla costruzione dell’edificio fu quello di Ioan Dragoș di Thurna, un personaggio interessante, nobilitato dalla imperatrice Maria Teresa nel 1742. Il nome e il suo stemma sono incisi su due lampade d’argento del 1736 e rispettivamente del 1766.
Diversi lavori di ristrutturazione hanno trasformato la Chiesa a partire dal XVIII secolo: le mura sono state alzate, gli archi sono stati ricostruiti, la navata centrale è stata unita con il nartece, sono stati costruiti contrafforti ed è stato aggiunto un campanile enorme, in contrasto con il corpo della Chiesa. La pittura dell’interno visibile oggi è degli anni 1957-1958.
Una particolarità del luogo di culto è la presenza di un dipinto sulla parete esterna, piuttosto insolito per le chiese ortodosse del periodo.
La Chiesa fu la scena delle dispute tra gli ortodossi ed i greco-cattolici. Qui si è tenuto, tra il 14 ed il 18 febbraio 1761, il Sinodo degli ortodossi della Transilvania, convocato da Sofronie di Cioara. Il monaco guidò un movimento per rilanciare l’ortodossia che aveva perso terreno in favore dei greco-cattolici. Infatti, il Sinodo di Alba Iulia venne convocato verso la fine del movimento di Sofronie e poco dopo quest’ultimo fuggii nel Paese Romeno. Un busto del monaco ricorda la sua presenza nella Chiesa di Lipoveni. La Chiesa fu greco-cattolica fino al 1948, data a partire dalla quale divenne ortodossa, a seguito dello scioglimento del culto greco-cattolico da parte delle autorità comuniste.
Nel cortile della Chiesa si trovano delle vecchie lapidi con delle iscrizioni in alfabeto cirillico. Sempre qui è stato collocato recentemente un monumento che ricorda i romeni che morirono durante la Rivoluzione del 1848-1849.