LA CHIESA FRANCESCANA
È situata sul viale I e ha il nome „Sacro Cuore di Gesù”, dal 1913. Appare a volte con il vecchio nome di San Sebastiano.
I francescani, un ordine monastico cattolico fondato da Francesco d’Assisi nel 1209, sono attestati ad Alba Iulia dal XIII secolo, avendo una chiesa e un monastero nella parte nord-orientale della città. Più tardi, nel 1691, nello stesso tempo della conquista della Transilvania dagli asburgi, i francescani sono tornati ad Alba Iulia in due gruppi diversi: alcuni erano i francescani bulgari, che si sono stabiliti nella Fortezza e hanno costruito la cappella di San Giovanni di Capistrano, e gli altri erano i francescani della Transilvania, che si sono stabiliti nella Città di Sotto. La cappella dei primi è stata distrutta durante l’assedio del 1849. Una statua del santo Ioan Nepomuk è stata salvata e spostata nella Chiesa romano – cattolica di Bărăbanț.
Il principe Gheorghe Rakoczi non ha permesso ai francescani della Transilvania, di razza marrone, di stabilirsi nei pressi della Fortezza, alcuni decenni prima che le autorità austriache consentissero l’insediamento nella Città di Sotto. Ma il dominio asburgico ha significato la ripresa del cattolicesimo nella Transilvania, che ha regredito davanti ai protestanti, durante il principato. Così, i fratelli francescani hanno ricevuto nel 1725 una zona nei cosiddetti quartieri Heiuş e la Città tedesca (in seguito diventata il quartiere Maieri) per costruire una casa di preghiera. Le condizioni paludose causate dalle frequenti inondazioni di Mures, hanno determinato il rinvio della costruzione fino al 1752, completata nel 1770. Il luogo di culto è stato restaurato in diverse occasioni, perchè è stato colpito dall’inondazione e dall’incendio. Sul frontespizio della chiesa, un’iscrizione nella lingua latina ricorda i lavori del 1843, sull’iniziativa del vescovo Nicolae Kovacs, quando l’edificio è stato „restaurato dalle ceneri”. Poco tempo dopo, durante la rivoluzione del 1849 e durante l’assedio sulla Fortezza, il luogo di culto ha subito di nouvo dei danni.
Alla fine del XIX secolo, a causa della crescita del numero dei cattolici nella Città di Sotto, ha ricevuto lo statuto di chiesa parrocchiale.
I frequenti restauri hanno influenzato l’aspetto originale, che si ritrova solo in alcune parti. L’ultimo intervento ha avuto luogo nell’ambito del piano urbanistico degli anni 80, quando le celle dei monaci sono state demolite.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
I francescani della Transilvania, uno dei gruppi dell’ordine cattolico con lo stesso nome, arrivarono ad Alba Iulia nel 1691 e si installarono nella cosiddetta „Città di Sotto”. Il periodo si sovrappone con l’acquisizione della Transilvania da parte degli asburgici, quando si verificò la rinascita del cattolicesimo nella regione. Nel 1725, i francescani ricevettero una zona paludosa nei cosiddetti quartieri Heiuş e la Città tedesca, oggi il quartiere Maieri, per erigere una casa di preghiera.
I lavori di costruzione della Chiesa iniziarono nel 1752 e si conclusero intorno al 1770. Il luogo di culto è stato restaurato più volte. È stato colpito dalle inondazioni del fiume Mureș ed anche da un incendio. L’ultimo è menzionato anche sul frontespizio della chiesa. L’iscrizione in latino ricorda i lavori del 1843, su iniziativa del vescovo Nicolae Kovacs, quando l’edificio venne „restaurato dalle ceneri”. Ad un certo momento, durante la Rivoluzione del 1849 e l’assedio alla Fortezza, la chiesa subì di nuovo dei danni.
Un elemento unico di questa Chiesa è la dimensione del nartece sollevato, della navata e dell’altare, in contrasto con le proporzioni ridotte della torre campanaria.
Tuttavia, il luogo di culto ha acquisito lo statuto di Chiesa parrocchiale solo verso la fine del XIX secolo, insieme alla crescita del numero dei cattolici nella Città di Sotto.
La Chiesa ha dal 1913 come patrono, il „Sacro Cuore di Gesù” ed a volte appare anche con il vecchio nome di „San Sebastiano”.