LA CHIESA DELLA „SANTISSIMA TRINITÀ” MAIERI II
Un monumento carico di storia, la chiesa del quartiere Maier II è la prima costruita nella Città di Sotto per i romeni stabiliti in questa zona. Notevole è il fatto che per la costruzione dell’edificio sono stati utilizzati materiali provenienti dal complesso metropolitano di Michele il Coraggioso. Agli inizi del XVIII secolo, con i lavori per la fortificazione bastionata di Alba Iulia, i vecchi edifici dell’arcivescovato ortodosso (che sono diventati nel frattempo la sede del vescovato greco-cattolico) si trovavano nell’angolo sud-est della Fortezza medievale. Questi edifici vanificavano i piani del cantiere della nuova fortificazione, che includevano l’organizzazione di una lunga contraguardia in questa zona, quindi è stata decisa la demolizione del complesso esistente. Molti materiali provenienti dal cimitero che esisteva vicino al vecchio arcivescovato, sono stati riutilizzati per la nuova chiesa costruita nella zona Maier II, alla periferia della città, avendo la configurazione del XVIII secolo. In realtà, la distanza tra la vecchia e la nuova chiesa era una piccola, di circa 300 m.
L’edificio è stato rapidamente costruito, tra 1713-1715, con i soldi ricevuti come risarcimento dalle autorità per la demolizione del vecchio complesso (1300 fiorini). Fino al 1720, la nuova chiesa ha avuto la funzione di sede del Vescovato Greco-Cattolico. Qui è stato seppellito il metropolita Atanasie Anghel, che ha governato i destini della chiesa romena in Transilvania, al momento della comparsa del greco-cattolicesimo. La sua ossatura è stata recentemente scoperta e portata a Blaj. È notevole il fatto che presso la chiesa ha funzionato la prima scuola elementare di Alba Iulia con insegnamento nella lingua romena (1760). Inoltre, il coro della chiesa ha avuto un’attività prodigiosa nel XIX secolo e nella prima parte del XX secolo, organizzando vari eventi culturali, tra cui spettacoli teatrali.
Piccola e scura, la chiesa è stata alzata e ingrandita più tardi, l’ultima volta nel XX secolo. Il piano è di una chiesa sala con l’abside semicircolare all’interno e poligonale all’esterno. Il campanile barocco è sovradimensionato, più alto rispetto alla lunghezza del corpo della chiesa. L’accesso al campanile si fa attraverso una scala posizionata nello spessore della parete. Una campana dall’anno 1620 è tra i primi elementi che possono essere visti in questa chiesa. Sulla facciata della torre è visibile una lapide appartenente ad Ana di Hunedoara (1622), che probabilmente è stata prelevata dal vecchio cimitero metropolitano e riutilizzata nella nuova costruzione. Nelle mura della chiesa sono visibili dei massicci blocchi di calcare, che possono essere considerati come provenienti dal vecchio castro romano, riutilizzati più volte nel corso dei secoli. Impressionante è il motivo dei denti di sega, realizzato in mattone e visibile su gran parte del perimetro esterno della navata della Chiesa. Il motivo attesta l’influenza dell’architettura dei Carpazi di sud, sugli edifici di culto in Transilvania.
La pittura della chiesa è stata realizzata da Iosif Ieromonahul, che è venuto dalla Valacchia, alle spese di un certo Bucur Spinare. La pittura attuale risale agli anni 50 del XX secolo, ma ci sono alcune aree dove la pittura del XVIII secolo è visibile; la più grande area del genere è il timpano del coro, dove è rappresentata la scena del sinodo ecumenico di Nicea. Il battistero in pietra, un elemento specifico ai luoghi di culto cattolici, ha un’iscrizione latina che ricorda il marinaio Andreas David di Partoș, risalente al 1786.
Nel cortile della chiesa c’è un busto di Michele il Coraggioso, un elemento di recente data, tra le cose che il luogo di culto puo offrire ai visitatori.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
La prima Chiesa in pietra costruita nella „Città di Sotto” per i romeni stabiliti in questa zona fu quella del quartiere Maieri I. L’edificio venne costruito tra gli anni 1713-1715, con il denaro ricevuto a titolo di risarcimento dalle autorità austriache, per la demolizione del complesso ortodosso dell’Arcidiocesi di Michele il Coraggioso, che si trova vicino all’angolo sud-est della Fortezza medievale. È interessante notare il fatto che per la costruzione dell’edificio vennero riutilizzati dei materiali recuperati dal complesso metropolitano. Nelle mura della chiesa sono visibili dei blocchi massicci di calcare, che probabilmente provengono dal vecchio castro romano. Dopo la configurazione della città nel XVIII secolo, la Chiesa venne posta nella periferia della città.
Inizialmente piccola e buia, la Chiesa venne ingrandita ulteriormente, l’ultima volta a metà del XX secolo. Il piano è di una chiesa a sala, con l’abside poligonale ad est. Un elemento interessante è il campanile barocco, che è di grandi dimensioni, più alto del corpo della chiesa. L’accesso alla torre-campanile avviene attraverso una scala collocata nello spessore della parete.
Tra gli elementi importanti che possono essere visti in questa Chiesa vi è una campana dell’anno 1620. Sulla facciata della torre è visibile una lapide appartenente alla giovane Ana di Hunedoara, morta nel 1622, lapide che probabilmente venne presa dall’Arcidiocesi di Michele il Coraggioso ed utilizzata per la costruzione della Chiesa di Maieri II. Impressionante è il motivo a denti di sega, realizzati in mattone e visibili su gran parte del perimetro esterno della navata della Chiesa. Il motivo attesta l’influenza dell’architettura dei Carpazi del sud sugli edifici di culto in Transilvania.
All’interno della Chiesa vi sono delle aree dove è ancora visibile il dipinto originale del XVIII secolo. Sul timpano del coro, ad esempio, è rappresentata la scena del Concilio Ecumenico di Nicea, dell’anno 787. I dipinti attuali risalgono agli anni ‘50 del XX secolo.
È da notare il fatto che vicino alla Chiesa funzionò la prima scuola elementare di Alba Iulia in lingua romena, fondata nel 1760.