IL MONUMENTO CUSTOZZA
Il monumento è semplice, alto 4 metri, scolpito in pietra a forma di obelisco e decorato nella parte superiore con un globo alato. Venne inaugurato nel 1906, per commemorare il 40 anniversario della Battaglia di Custoza. La Battaglia del 24 giugno 1866 avvenne nella guerra per l’Unificazione dell’Italia. Puntando al controllo di Venezia, la lotta fu vinta dagli eserciti austriaci contro un esercito italiano numericamente superiore. Ma non fu una battaglia decisiva: due settimane più tardi, l’Austria si dovette arrendersi.
A Custoza partecipò anche il 50° Reggimento di Fanteria di Alba Iulia. E’ così che il monumento è stato eretto con la cura degli ufficiali del reggimento, in memoria dei soldati caduti nella battaglia italiana nell’assalto di Oliosi e del Monte Vento. Caddero, come dimostrano i nomi incisi sulle quattro facce del monumento, 10 ufficiali e 123 soldati, tra i quali 86 morirono più tardi a seguito alle ferite riportate. I nomi dei militari caduti ci dicono qualcosa su come era strutturato l’esercito dell’impero: gli ufficiali sono per lo più tedeschi, anche se tra di loro c’è un romeno, il tenente Gheorghe Pop (Georg Popp); i soldati morti invece sono in maggioranza romeni (più specificamente, 29 tra i 36 soldati sono romeni).
Delle quattro incisioni, tre contengono i nomi degli eroi caduti, mentre la quarta recita: „Seyd treu und standhaft gleich euern vatern” („Siate leali e costanti come i vostri genitori”).
Le informazioni presentate sul monumento sono specifiche dell’inizio del XX secolo. La trasformazione in eroi, come semplice menzione del sacrificio dei soldati, deriva da un approccio moderno di riconsiderare il contributo dei molti nel corso della storia.
Consulente scientifico: Dr. Tudor Roșu, storico
Materiale tradotto da: Camelia Augusta Roșu
Per quanto riguarda il monumento situato nella zona centrale della Piazza della Fortezza, probabilmente ci si chiede quale sia il legame tra Alba Iulia e la battaglia di Custoza nel 1866, durante il conflitto militare tra Italia e Austria per il possesso di Venezia. Nella battaglia del Nord d’Italia, vinta dagli austriaci, prese parte anche il 50° Reggimento Fanteria di Alba Iulia, composto principalmente da romeni ed ungheresi, ma commissionato da ufficiali austriaci.
L’iniziativa di erigere un monumento dedicato ai 133 soldati ed ufficiali che morirono a Custoza, appartenne agli ufficiali del Reggimento austriaco di Alba Iulia e si concretizzò dopo 40 anni dalla battaglia italiana del 1906.
Il monumento scolpito in pietra, ha un’altezza di quattro metri, la forma di un obelisco e la parte superiore decorata con un globo metallico alato.
Su tre delle targhe commemorative, situate alla base del monumento, sono incisi i nomi degli ufficiali e dei soldati che persero la vita nella battaglia del 1866, in lingua tedesca, ungherese e romena. I nomi dei 10 ufficiali caduti in battaglia, tra i quali un romeno, Gheorghe Pop, si trovano sul pannello frontale. Sulle piastre a destra ed a sinistra sono elencati i nomi dei soldati che persero la vita nel 1866. I nomi delle persone elencate nel monumento ci dicono qualcosa su come fosse strutturato l’esercito dell’Impero austriaco. Gli ufficiali sono per lo più tedeschi, i soldati invece, romeni.
Sulla targhetta dietro il monumento c’è un testo in lingua tedesca che evoca lo spirito di sacrificio e la fede dei genitori e che recita: „Siate leali e costanti come i vostri genitori!”.
Il monumento è circondato da due file di catene massicce, tra le quali sono interposte delle palle di cannone.
Le informazioni fornite dal monumento sono specifiche dell’inizio del XX secolo. La trasformazione in eroi, quale semplice menzione del sacrificio dei soldati, è di approccio moderno e consiste nel riconsiderare il contributo dei molti eroi nel corso della storia.
Il monumento Custoza è stato restaurato recentemente, unitamente ai lavori di ristrutturazione della Fortezza di Alba Carolina.